Putin Cita Manlio Dinucci: La Fake News Del Corriere Ripresa Da Bruno Tabacci

Continua a tenere banco il caso della lista dei “putiniani d’Italia”, pubblicata il 5 giugno 2022 nelle pagine del Corriere della Sera. Un elenco di nomi e cognomi con tanto di foto segnaletiche, di persone attive nel mondo dell’informazione, e non solo, e accusate di fare propaganda nel Belpaese per conto del Cremlino. La coautrice dell’articolo Fiorenza Sarzanini, nonché vicedirettrice del Corsera, ha ribadito più volte che la fonte di queste informazioni sarebbe un dossier stilato dal Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. Presto è seguito un rimbalzo di responsabilità tra quotidiano, organi parlamentari e servizi segreti. Tra interrogativi e mani misteriose dietro l’operazione, non sono pochi i passaggi dell’articolo scritto dal duo Sarzanini-Guerzoni che suscitano una certa perplessità.

VIDEO :

https://www.byoblu.com/2022/06/15/vladimir-putin-cita-manlio-dinucci-fake-news-corriere-della-sera/

Quale sarebbe l’accusa del Corriere?

Innanzitutto, le persone che sono state sbattute in prima pagina come delle streghe cui dare la caccia, non vengono accusate di alcun reato. Non vi sono prove di presunti pagamenti in rubli, o un coinvolgimento politico nelle opinioni espresse. L’unica colpa degli accusati di non si sa bene cosa, è quella di esprimere opinioni che intaccano con la narrativa bellica ufficiale del Governo. Dal giornalista Manlio Dinucci, passando per il fotoreporter Giorgio Bianchi, fino al professore universitario Alessandro Orsini. Un’accozzaglia di nomi senza alcun legame, processati dal primo quotidiano in Italia sulla base del nulla cosmico.

Tante smentite, poche conferme

La vicedirettrice del Corriere Fiorenza Sarzanini ha sempre dichiarato di aver ottenuto le informazioni da un rapporto del Copasir. Il presidente dell’organo, Adolfo Urso ha tuttavia smentitouna qualsiasi attività di dossieraggio, confermando però al contempo l’esistenza di tavoli interministeriali incaricati a studiare l’attività di disinformazione in Italia legata alla Russia. Un processo iniziato nel lontano 2019, su spinta dell’Unione europea e dei partner atlantici. Lo ha spiegato il sottosegretario con delega alla presidenza del Consiglio Franco Gabrielli, dopo aver desecretato il rapporto citato nell’articolo del Corsera. Con grande sorpresa, i nomi stilati dal Corrierenon sono presenti nel documento reso pubblico.

Putin cita Manlio Dinucci: la fake news del Corriere

Non si capisce da dove il Corriere abbia tratto le informazioni riportate nell’articolo. A lasciare ancora di più di stucco sono delle affermazioni che non trovano alcun riscontro nella realtà dei fatti. Passaggi del libro di Dinucci “La guerra. È in gioco la nostra vita” edito da Byoblu, “sono stati citati da Putin nel discorso del 9 maggio per le celebrazioni del Giorno della vittoria”, si legge nell’articolo del Corsera. Rimasta al momento inascoltata la richiesta di Dinucci alla vicedirettrice del Corriere di sapere quali sarebbero i passaggi in questione. “Verificherò”, la risposta di Sarzanini nel corso del confronto esclusivo su Byoblu. Poi il silenzio: nessuna prova di quanto affermato e tantomeno nessuna rettifica.

La notizia viene ripresa dal sottosegretario Bruno Tabacci

E la colossale fake news del quotidiano che si dice impegnato a contrastarle, continua a fare il giro del web e delle emittenti televisive italiane senza alcun contradditorio. Nel corso della puntata di Dimartedì del 14 giugno, il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio, Bruno Tabacci è intervenuto sul tema. “Perché Sarzanini cita Dinucci? Perché il libro che lui ha scritto viene citato da Putin nel discorso celebrativo che fa a Mosca”. Una dichiarazione che non ha riscontro alcuno e che non è stata smentita né dal conduttore Floris, né dagli ospiti presenti in studio.

Serve chiarezza sulla vicenda

Queste informazioni su Dinucci e gli altri accusati sono forse presenti in ulteriori report stilati dai servizi dall’inizio del conflitto russo ucraino? Nella traduzione del famoso discorso di Putin non si riscontra infatti quanto riportato dal Corsera. Ad ogni modo, dovrà essere fatta una operazione di trasparenza, tanto decantata dallo stesso Gabrielli in conferenza, e andrà detto una volta per tutte se gli 007 italiani hanno stilato liste di proscrizione, con informazioni non vere, su cittadini che hanno avuto l’unica cattiva idea di essere critici verso la politica estera del Governo.

In ogni caso, il Corriere ha offerto un ottimo esempio di come le fake news possano rapidamente diffondersi su larga scala. Si parte dal basso, con la pubblicazione sul cartaceo e online, per poi giungere nei salotti televisivi a giorni di distanza. Qualcuno pensa forse che sulla fronte degli italiani ci sia scritto: sali e Tabacci?


Articles by: Franz Becchi

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