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Parla il Padre di Assange: “Mio Figlio Perseguito Politicamente”
By John Shipton, Berenice Galli, and Manlio Dinucci
Global Research, February 17, 2024
byoblu.com
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https://www.globalresearch.ca/parla-il-padre-di-assange-mio-figlio-perseguito-politicamente/5849822

Articolo e trasmissione a cura di Manlio Dinucci.

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Stralci dall’intervista a John Shipton, padre di Julian Assange, realizzata da Berenice Galli.

“Devo dire che girando gli Stati Uniti, l’Australia, la Nuova Zelanda e l’Europa ho incontrato sul mio cammino molti altri combattenti per la battaglia della libertà di parola. Ci stiamo dunque rafforzando, nonostante che l’Europa, assieme agli Stati Uniti, all’Australia, al Canada e al Regno Unito, si siano assurdamente resi partner e complici di un genocidio, come previsto da l’articolo 2 C della convenzione di Ginevra sul genocidio.

Ho cominciato a disperare riguardo agli stati vassalli. Tutti i primi ministri d’Europa tranne Orban e il Primo Ministro della Slovacchia, sembrano usciti da una stessa fabbrica, come se fossero tante bottiglie di Coca Cola, hanno qualche minima differenza, ma alla fine sono tutti uguali. E questo è davvero un problema.

Non mi stancherò mai di ripeterlo: quella nei confronti di Julian è una persecuzione e una prosecuzione politica e gli avvocati dell’accusa fanno quello che gli viene detto di fare: continuare la prosecuzione. Mi pare che a questo punto siamo a 27 casi giudiziari che Julian ha dovuto affrontare. Il problema è che il sistema che porta avanti la sua persecuzione è ancora integro: il Dipartimento di Giustizia non si è ancora dissolto per esempio, e porta avanti questa persecuzione, così come il coloniale Ministero degli Esteri del Regno Unito, assieme al Servizio della Procura della Corona, loro non si sono fermati. La prigione di Belmarsh ancora paga i carcerieri che tengono Julian rinchiuso; l’Ufficio della Procura statunitense continua a cercare accuse contro Julian.

Queste persone, questi funzionari governativi si sono macchiati in modo indelebile della persecuzione di Julian, come del genocidio in Medio Oriente che essi sostengono.Macchiati in modo indelebile, per sempre! Non può essere cancellato! Quei…è difficile per me dirlo… quei 17.000 bambini non resusciteranno! Il loro sangue fertilizzerà la terra di Gaza. E cosa nascerà da quella terra? Quale rabbia si diffonderà nell’anima di milioni di esseri umani in tutto il mondo, che si manifesterà con l’odio e con la violenza per difendere lo spirito di quei bambini perduti? Dobbiamo capire tutto questo.”

 

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