L’esercito Usa riprende le grandi manovre in Europa

L’Arte della guerra

Lo US Army Europe (Esercito Usa in Europa), «dopo attenta valutazione e pianificazione», ha deciso che effettuerà in Polonia, dal 5 al 19 giugno, l’esercitazione Allied Spirit  nel quadro della grande manovra strategica Defender-Europe 20 (Difensore dell’Europa 2020). Vi parteciperanno 4.000 soldati Usa di unità corazzate e di fanteria, affiancati da 2.000 polacchi.

L’esercitazione, che avrebbe dovuto svolgersi in maggio, è stata posticipata poiché,  a causa del Covid-19, la Defender-Europe 20 è stata parzialmente modificata. Ma, precisa lo US Army Europe, quando in marzo è stato sospeso l’invio di forze dagli Stati uniti, «oltre il 90% degli equipaggiamenti destinati alla Defender-Europe 20 era già a bordo di aerei e navi diretti in Europa».

In totale sono arrivati oltre 3.000 pezzi di equipaggiamento, a partire dai carrarmati, cui si sono aggiunti oltre 9.000 mezzi corazzati e altri veicoli provenienti dai depositi «preposizionati» che l’Esercito Usa mantiene in Germania. Dagli Stati uniti sono arrivati oltre 6.000 soldati, integrati da altre migliaia di stanza in Europa.

Nonostante «l’aggiustamento dovuto al Covid-19», comunica lo US Army, «molti degli obiettivi di prontezza strategica sono stati realizzati». Annuncia quindi che, per recuperare il tempo perso, «lo US Army Europe sta pianificando esercitazioni aggiuntive nei prossimi mesi, basate su molti degli obiettivi originali della Defender-Europe 20 per accrescere la prontezza e interoperabilità delle forze Usa e alleate».

La Allied Spirit  è quindi la prima di una serie di esercitazioni nello stesso quadro strategico in chiara funzione anti-Russia. Non a caso si svolge in Polonia. Qui – secondo quanto stabilito nella Dichiarazione firmata dal presidente Trump con il presidente polacco Duda lo scorso settembre –  gli Stati uniti stanno fortemente aumentando la loro presenza militare. Il numero di soldati che vi  mantengono in permanenza, attraverso un sistema di rotazione, viene accresciuto da 4.500 a 5.500.

A  Poznan lo US Army installa un proprio quartier generale di divisione su base avanzata.

A Drawsko Pomorskie le forze armate Usa aprono un Centro di addestramento al combattimento.

A Wrocław-Strachowice la US Air Force realizza un grande scalo aeroportuale di sbarco.
A Lask la US Air Force disloca una squadra di aerei a pilotaggio remoto, compresi droni Reaper.

A Powidz, una brigata aerea da combattimento.

Sia a Powidz che a Lubliniec, le Forze Usa per le operazioni speciali costituiscono proprie basi.

In una località ancora da definire, verrà dislocata in permanenza la squadra da combattimento di una brigata corazzata Usa. L’intero equipaggiamento è già stoccato a Bergen-Hohne in Germania. Lo US Army Europe comunica inoltre che la 173a Brigata aviotrasportata, di stanza a Vicenza, sta pianificando operazioni nei Balcani e nella regione del Mar Nero, mentre il 10° Comando di difesa aerea e missilistica parteciperà a esercitazioni nel Baltico.

La US Air Force comunica che tutti e tre i tipi di bombardieri strategici Usa a duplice capacità convenzionale e nucleare –  B-2 Spirit,  B-1B Lancer e B-52H – hanno compiuto in maggio, partendo dagli Stati uniti, missioni in Europa. Ciò ha dimostrato che «la pandemia del Covid-19 non ha compromesso la prontezza e la portata dei bombardieri strategici Usa».

Questi fatti, ignorati dai grandi media che avevano annunciato in marzo la cancellazione della Defender-Europe 20 a causa del Covid-19,  confermano che gli Usa non hanno cancellato ma solo rimodulato l’operazione strategica, prolungandola.

Scopo di Washington resta quello di accrescere la tensione con la Russia usando l’Europa quale prima linea del confronto. Ciò permette agli Stati uniti di rafforzare la loro leadership sugli alleati europei e di orientare la politica estera e militare dell’Unione europea, nella quale 22 dei 27 membri appartengono alla Nato sotto comando Usa.

Manlio Dinucci

 

Foto : ilmanifesto.it. Esercito tedesco in esercitazioni Nato© Stato Maggiore Difesa


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About the author:

Manlio Dinucci est géographe et journaliste. Il a une chronique hebdomadaire “L’art de la guerre” au quotidien italien il manifesto. Parmi ses derniers livres: Geocommunity (en trois tomes) Ed. Zanichelli 2013; Geolaboratorio, Ed. Zanichelli 2014;Se dici guerra…, Ed. Kappa Vu 2014.

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