Print

Hugo Chavez Frias, per sempre una guida: Eres de los muertos que nunca mueren!
By Daniel Patrick Welch
Global Research, March 12, 2013

Url of this article:
https://www.globalresearch.ca/hugo-chavez-frias-per-sempre-una-guida-eres-de-los-muertos-que-nunca-mueren/5326445

Non dobbiamo abbandonarci e mitizzare troppo ciò che quest’uomo ha significato e significa per il Sud del mondo e per tutti coloro che lottano per cambiare in meglio il corso dell’umanità. La mia tristezza al momento va oltre le parole. Una parte di me vorrebbe solo addormentarsi in silenzio nella tristezza, ma sento che è necessario invece trovare le parole, farle circolare, ripeterle e trasmetterle. Viva Comandante Chavez! Viva la revolucion! Viva el socialismo boliviano!

E’ un momento delicato per tutti i venezuelani e per chiunque lotti per la resistenza alla continua aggressione imperialista. Le forze reazionarie guidate dagli USA hanno già tentato più di una volta di spodestare Chavez, e non è escluso che stiano architettando qualcosa anche ora, mentre scrivo. Hanno già l’acquolina in bocca al pensiero di togliere di mezzo uno dei simboli più forti della resistenza, e chi combatte per contrastare l’impero dovrebbe essere già in allarme.

Non è paranoia né retorica. Anche se è provato che si trattasse di cancro, non mi sentirei di giurare che questi bastardi non ci abbiano messo lo zampino. Le oscenità che hanno tentato su Fidel sono incredibili, ma documentate. In ogni caso, sempre all’erta… in alto gli scudi, gente! Stiamo per essere travolti da uno tsunami di merda di cavallo dalla stampa USA, parte di una lunga e prevedibile campagna per destabilizzare il Venezuela e indebolire la rivoluzione. NON FATEVI INGANNARE! Gli americani, con il loro sonno facile, si bevono regolarmente e senza battere ciglio le stronzate che il nostro governo gli propina mentre fomenta i colpi di Stato e le guerre civili in giro per il mondo. Guatemala, Honduras, Nicaragua, Colombia, Panama, Haiti, D.R., Cile… la lista è infinita… non c’è praticamente nessun paese che gli USA non abbiano provato a fottere seguendo la loro agenda di conquista imperialista – INDIPENDENTEMENTE DA CHI SIEDA NELLA CASA BIANCA, indipendentemente dalla razza o dal partito, o dalla “filosofia”. E’ così che funziona la macchina. Tenete sempre orecchie e occhi aperti.

Infatti, è spesso quando la cosiddetta “sinistra” è al potere (una frase divertente già di per sé, a ben vedere) che le forze reazionarie hanno gioco facile, agendo nell’ombra. L’assalto di Obama alla sicurezza sociale e le sue fesserie sull'”austerity” ne sono un esempio lampante. Tutti gli scenari in atto e futuri sono il sogno delle destre, e sarebbero impensabili senza la copertura favorevole dei Democratici.

Su scala globale, le cose vanno anche peggio. Non c’è negazione sufficiente per giustificare tutti i crimini perpetrati dal governo USA nelle nazioni sovrane di mezzo mondo, nessun cappello sarà mai grande abbastanza per nascondere tutte le nostre nefandezze. Il governo USA e le forze che rappresenta sono semplicemente, tragicamente e significativamente sempre sul lato sbagliato, in ogni possibile circostanza.

E’ ora di chiarire e difendere le differenze tra “noi” e “loro”. L’imperialismo, il capitalismo, i Poteri Futuri – comunque vogliate chiamarli, prosperano alimentando un falso ideale di “unità”, seminando invece discordia e caos in ogni situazione e con ogni mezzo. E’ tempo di unità e solidarietà con tutti coloro che resistono all’impero, in ogni parte del mondo. Gli apparati militari di USA e NATO stritolano il globo come una gigantesca piovra, e nessuno verrà risparmiato da questa dominazione globale. Ciò significa anche ucciso, se necessario, demonizzato, escluso, ingannato, attaccato, manipolato, terrorizzato e minacciato. Chi non comprende questo stato di cose si pone contro la maggioranza della popolazione mondiale, per la quale esiste ancora un mondo reale dietro alla bolla di stronzate dei media asserviti alle corporazioni dentro cui si lasciano cullare e addormentare gli americani.

La ricolonizzazione dell’Africa, la brutale distruzione pianificata della Libia, il finanziamento, l’armamento, la formazione e la copertura delle forze islamiche; tutto tradisce l’arroganza e il cinismo con cui gli abitanti di questa parte dell’emisfero americano sono fin troppo familiari. A conti fatti, è il passato che ritorna in eterno, questa volta con gli islamici al posto degli antieroi marxisti della narrativa popolare di epoca maccartista.

Ci saranno più lotte all’orizzonte, più lezioni da imparare, da dimenticare, da ignorare. Ma la rabbia e la disperazione che proviamo sono fondamentali e sono la sostanza delle nostre lotte. Gli slogan possono essere un sollievo per i nostri cuori carichi d’ira; e spesso, sono la sola arma che abbiamo. Quindi, eccoci: USA, tenete le vostre sporche mani criminali lontane dal Venezuela, e tenete i vostri scagnozzi e le vostre spie lontani dal Sud del mondo! QUESTO è il momento di scegliere, ragazzi… da che parte della lotta volete stare?

Continuate a marciare, a lottare, a protestare, a parlare, scrivere, supportare, difendere: è tutto di vitale importanza, ora. Ni un paso atras, nisiquiera para coger impulse! Te queremos, Comandante Chavez! Eres de los muertos que nunca mueren. PIANGIAMO I MORTI E LOTTIAMO PER VIVERE!

Scrittore, cantante, linguista e attivista, Daniel Patrick Welch vive e scrive a Salem, Massachusetts, con sua moglie Julia Nambalirwa-Lugudde. Insieme gestiscono la Greenhouse School [http://www.greenhouseschool.org]. Leggi altri articoli di Daniel Patrick, o visita il sito Web di Daniel Patrick all’indirizzo [http://danielpwelch.com]

Disclaimer: The contents of this article are of sole responsibility of the author(s). The Centre for Research on Globalization will not be responsible for any inaccurate or incorrect statement in this article.