Arma di Guerra: La Cancellazione della Storia | Grandangolo – Pangea

La rassegna stampa internazionale di Byoblu | 96° puntata

Le guerre divampano dal Sudan all’Ucraina. Cresce di conseguenza la spesa militare mondiale. L’Europa ha speso nel 2022 in armi e operazioni militari  il 13% in più rispetto al 2021, registrando il più forte aumento da 30 anni a questa parte. La spesa militare annua dell’Italia è salita a oltre 30 miliardi di euro, ossia a una media di oltre 80 milioni di euro al giorno.

Si continua allo stesso tempo a nascondere e mistificare le vere cause delle guerre. Il presidente Biden dichiara che “la tragica violenza in Sudan è inconcepibile e deve finire”. Cancella in tal modo il fatto che, quando era vicepresidente dell’Amministrazione Obama, è stato uno dei principali artefici della strategia statunitense che ha alimentato la guerra in Sudan per spaccare il paese in due parti. Nasceva così nel 2011 lo Stato artificiale del Sud Sudan, in possesso del 75% delle riserve petrolifere sudanesi. Ciò ha provocato l’ulteriore estensione dei conflitti interni e delle ingerenze esterne per il controllo della regione sudanese, importante sia perché è ricca di petrolio, gas naturale, oro e altre materie prime, sia perché  ha una posizione geostrategica  chiave nel continente africano.

In Ucraina Stati Uniti, NATO e Unione Europea continuano ad alimentare la guerra contro la Russia, fornendo al regime di Kiev crescenti quantità di armi e assistenza militare di ogni tipo. Allo stesso tempo fanno sì che il regime di Kiev cancelli tutto ciò che è russo dall’Ucraina e dalla sua storia. Dopo che Kiev ha decretato di mandare al rogo 100 milioni di libri russi a partire dai classici della letteratura – una pratica analoga a quella del nazismo hitleriano – Zelenski ha firmato una legge che vieta i nomi russi dei luoghi e altri simboli della fondamentale componente russa della storia ucraina. Il loro uso è considerato per legge un “atto criminale” e comporta gravi pene. Zelenski ha inoltre firmato una legge in base alla quale, per ottenere la cittadinanza ucraina, è necessario un esame non solo sulla lingua ma anche sulla “storia dell’Ucraina”. Questa è riscritta da “storici” che esaltano personaggi come Stepan Bandera, collaborazionista del nazismo hitleriano. Nello stesso quadro, la Corte Suprema Ucraina ha decretato nel 2022 che i simboli della Divisione SS Galizia – composta da nazisti ucraini che commisero crimini orrendi – non sono nazisti e possono quindi essere usati quali simboli politici anche nelle manifestazioni. Questa Ucraina il Governo italiano si impegna a “ricostruire” investendovi miliardi di euro sottratti ai cittadini italiani.

Manlio Dinucci

 

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Articles by: Manlio Dinucci

About the author:

Manlio Dinucci est géographe et journaliste. Il a une chronique hebdomadaire “L’art de la guerre” au quotidien italien il manifesto. Parmi ses derniers livres: Geocommunity (en trois tomes) Ed. Zanichelli 2013; Geolaboratorio, Ed. Zanichelli 2014;Se dici guerra…, Ed. Kappa Vu 2014.

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