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A Gaza dopo le Bombe Arrivano le ONG
By Manlio Dinucci
Global Research, March 16, 2024
byoblu.com
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“Biden e Netanyahu in disaccordo su Gaza” – titola il New York Times. Biden non mette in dubbio che “Netanyahu ha il diritto di difendere Israele”, ma dice che “deve prestare maggiore attenzione alle vite innocenti perse come conseguenza delle azioni intraprese”. Netanyahu risponde che “le me posizioni sono supportate dalla stragrande maggioranza degli israeliani, la quale non vuole vedere uno Stato palestinese.” Prosegue così – con il pieno sostegno politico e militare di USA, NATO e UE – la guerra con cui Israele sta cancellando i Territori appartenenti allo Stato di Palestina, con l’intento di cancellare la stessa nazione palestinese.

Alla base di questa azione di genocidio c’è il pensiero chiaramente espresso dal rabbino Eliyahu Mali, la cui scuola ebraica per lo studio della Torah è sponsorizzata e finanziata dal governo Netanyahu: “La regola di base che abbiamo quando combattiamo nella Guerra Santa, in questo caso a Gaza, è quella di non risparmiare nessuna anima. Se non li uccidete, loro cercheranno di uccidere voi. I sabotatori di oggi sono i figli della guerra precedente, che abbiamo tenuto in vita. E in realtà sono le donne a creare i terroristi”. Alla domanda se devono essere uccisi anche i bambini, il rabbino risponde: “La stessa cosa. E questo perché non si può fare i furbi con la Torah. Quando la Torah dice: ‘Non risparmiare nessuna anima’, allora non si deve risparmiare nessuna anima Oggi è un bambino, oggi è un giovane e domani un combattente I combattenti, ossia i sabotatori, che oggi hanno 18 anni, ne avevano 8 nella guerra precedente. Perciò non dovete smettere di ucciderli.” Anche se vi sono ebrei ortodossi, compresi diversi rabbini, che rifiutano tale visione quale espressione del sionismo e denunciano la strage dei palestinesi, i fatti dimostrano che l’ideologia del genocidio è profondamente penetrata anche nelle menti dei giovani soldati inviati a fare strage di civili a Gaza.

In tale scenario arrivano i “buoni” a soccorrere la popolazione palestinese. Una nave, partita da Cipro, sta raggiungendo Gaza. trasportando 200 tonnellate di alimenti della World Central Kitchen, gruppo caritatevole statunitense. La nave, fornita dalla ONG spagnola Open Arms, fa parte della missione sostenuta da Ursula von der Leyen, presidente del braccio esecutivo dell’Unione Europea. La ONG statunitense World Central Kitchen, sbarcata a Gaza con grandi cucine per preparare pasti caldi, è sostenuta dal Tesoro USA, dalla Banca Mondiale, da gruppi multinazionali come la Cargill. Arriverà quindi l’Esercito USA con una grande nave che costruirà un molo galleggiante per lo sbarco di altri. aiuti.

Manlio Dinucci

 

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